Valdaveto.net

Conosco la vallata di Borgotaro e precisamente Belforte; un pugno di case che guardano il Molinatico. Durante una passeggiata nel bosco, mi emozionò "Una farfalla" imprigionata fra le spine di more. Le confessioni di una amica nel dolore dell'amore sono state sofferenza e angoscia nell'immaginare la sua inquietudine sentimentale in "Navighi Solitaria".

Ecco per me la poesia è una successione di "emozioni", di frammenti dell'animo. Un viso fra tanti, un sentiero, una casa abbandonata, l'odore del bosco, un fiore solitario, un dialogo rubato al vento e altre infinite casualità mi turbano, mi commuovono e agitano idee che con tenerezza stendo su un foglio.

Roberto Scivoletto          

Una farfalla

Una farfalla imprigionata
Fra spine di more
Batteva le ali
Al ritmo dell'agonia
Un po' forte
Come un rivoluzionario
E poi lentamente
Come un condannato a morte

Lunghi attimi
Lunghi respiri
Lunghi ricordi
...e pensava

Pensava alla leggerezza
Pensava alla libertà
Pensava ai colori
Pensava ai fiori
Pensava all'amore
Pensava anche all'uomo
Che non riuscirà mai a farsi farfalla.

Opera di Simonetta Martini (fotografia gentilmente fornita dalla "Adhikara Art Gallery")

Solitaria navighi

Solitaria navighi
Con vele dilatate di ricordi.
Accarezzi il mare
Per cercare orizzonti.
Spume di onde
Si alzano sugli scogli.
Salate delusioni
Asciugano al sole.
Ferite d'amori
Nel silenzio bruciano.
Tremule sensazioni
affievoliscono le tue certezze.
Timide rivelazioni
Inibiscono il tuo coraggio.
Disinvolte occhiate
Scrutano le verità.
Baci sussurrati
Vagano nella mente.
Carezze di spine
Stillano sangue.
Corpi intrecciati
Purificano l'amore.
Piccola donna solitaria
Inebri passioni intramontabili.