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Pesca a mosca: semplici suggerimenti per iniziare

Articolo pubblicato sulla rivista spagnola 'Feder Pesca', n° 55, maggio 2001

di Ephemerella Ignita
testo di Jaume D.
libera traduzione a cura di Ephemerella Ignita

Sicuramente stando sulla riva di un fiume vi sarà capitato di vedere un pescatore, equipaggiato sino ai denti come fosse un astronauta, realizzare precisi ed eleganti lanci con una specie di "frusta" e oltre tutto..... pescare!
Non vi attira l'idea di provare?
Non avete la sensazione che un modo tanto speciale di intendere la pesca debba essare eccitante?

Se è così... "felicitazioni!", state iniziando a lasciarvi sedurre dall'incanto della pesca a mosca.
Però da dove cominciare? Cosa occorre fare?
Certamente non avrete problemi a procurarvi buoni libri, video oppure a rivolgervi a clubs che organizzano corsi di buona qualità.
Però, se all'inizio desiderate esclusivamente provare per vedere cosa succede, con questo articolo cercheremo di darvi alcuni consigli di base per avere successo. Se poi deciderete di continuare in questo splendido mondo della pesca, da soli vi incaricherete di complicarvi l'esistenza con nuovi materiali, tecniche di lancio, montature speciali, ecc... che vi produrranno un sana ed inarrestabile dedizione alla mosca.

 

L'attrezzatura di base

La canna
Esistono molte marche che presentano modelli con eccellente rapporto qualità prezzo. Ciò che importa è iniziare con un attrezzo di qualità, che possa farvi progredire e gustare ampiamente questa tecnica, ad un prezzo accessibile.

Il mulinello
Normalmente si recupera tirando, la coda di topo, con la mano; il mulinello si utilizza solo come raccoglitore della lenza. Agli inizi conviene utilizzare un modello semplice, economico ma affidabile.


La coda di topo
Si dà questo nome a una lenza conica che permette di lanciare una mosca dando "frustate"; ne esistono di molti tipi; conviene cominciare con una economica, di buona qualità e perfettamente calibrata, una galleggiante del numero 4 o 5.

Il terminale
È la connessione invisibile tra la coda di topo e la mosca. Sul mercato se ne trovano di molti tipi, intrecciati, costituiti da monofili, annodati ecc..., per iniziare è preferibile un monofilo conico, 4x o 5x.

Il connettore
Ne esistono di economici e duraturi; sulla busta è riportato uno schema che mostra come montarlo sulla coda di topo.

Arrivati a questo punto potremmo già legare una mosca al nostro terminale e provare a pescare; confido che sin dal primo momento la pesca a mosca vi catturerà con il suo fascino e incanto, facendovi sentire il desiderio di procurarvi il resto degli attrezzi che ancora mancano al vostro equipaggiamento.

Il giubbetto
Sarà il vostro magazzino particolare. Al suo interno porremo: taglia filo, silicone per dare galleggiabilità alla mosca, alcuni terminali di ricambio e le imprescindibili scatole porta mosche, nelle quali porremo un assortimento polivalente di mosche secche, sommerse, ninfe, emergenti, ecc...

Equipaggiati con tutto il necessario per le nostre prime giornate di pesca, possiamo armarci di pazienza per affrontare le nostre meravigliose e a volte esasperanti amiche: le trote.
Vediamo ora di facilitare, per quanto possibile, i vostri primi passi come "moschisti".
Con il trascorrere del tempo i successi andranno aumentando e i "piccoli" insuccessi andranno diminuendo di giorno in giorno.

I prossimi suggerimenti saranno esposti nella forma più semplice possibile: non intendiamo, infatti, salire in cattedra, procurarvi una indigestione di tecnicismi, e, ancor meno, imporre le nostre opinioni, ma semplicemente aiutarvi ad iniziare, quanto prima, a pescare.

 

Il lancio

Non dobbiamo, per prima cosa, lasciarci ossessionare dall'idea di effettuare lanci lunghi e spettacolari. Tutto arriverà con il tempo.
Immaginiamo che la nostra canna sia la lancetta di un orologio: la situiamo a ore 10 alzandola con dolcezza sino a ore 11, in modo che la coda di topo esca dall'acqua e vi rimangano solo il terminale e la mosca.
Con un rapido colpo del polso si alza la canna sino a ore 12 attendendo un istante perchè la lenza si stenda nell'aria dietro di noi, e con un nuovo rapido colpo di polso portiamo la canna sino alle 10 in modo che la lenza si posi tutta quanta, soavemente, sull'acqua.
Questi colpi di polso sono la base di tutta la tecnica del lancio; all'inizio saranno bruschi e molto meccanici, però poco a poco farete progressi in leggerezza, ritmo e precisione.
Esiste un trucco che rende più facile utilizzare correttamente la canna da mosca.
Consiste nel rimpiazzare il dito pollice, che normalmente si appoggia sulla canna, con il dito indice; in questo modo otterremo che la canna, tornando indietro, non oltrepassi le ore indicate.
Inizialmente lavorate con 5 o 6 metri di lenza fuori del mulinello ripetendo molte volte i movimenti per guadagnare scioltezza. Verranno più avanti i lanci lunghi, la "doppia trazione" e tutto il resto.

 

La presentazione

Per ingannare una trota con una mosca finta è necessario essere molto cauti e presentarla nella forma più naturale possibile.
Cominciate a pescare in correnti moderate giacchè, in queste, la trota non ha molto tempo per diffidare e abbocca più decisamente.
Lanciando lateralmente e a monte del fiume otterremo una deriva naturale della mosca esplorando così tutto il tratto della corrente.
Se non ottenete risultati con la mosca secca, vi raccomando un sistema molto efficace: montate un bracciolo corto di nylon dello 0.16 circa 60 cm a monte della mosca in modo da avere una mosca annegata sopra ed una ninfa in punta.
Ora pescheremo all'inverso cioè scendendo il fiume per poter sentire le "tocche" e ferrare immediatamente con delicatezza.

 

La strategia

Sfortunatamente non conosciamo un rimedio infallibile per quei giorni difficili nei quali le trote sembrano ignorarci con una superbia quasi insultante.
Se non vedete neanche una traccia di esclosioni nè di trote che si cibano in superficie, montate una "ninfa" e al minimo segno di bollata ritornate a "secca": questo rappresenta il modo più emozionante di catturare un pesce.
All'inizio della stagione di pesca le esclosioni sono più abbondanti attorno al mezzogiorno; in estate lo sono all'alba o al tramonto.
Se vedete che sono in attività e non avvertite "tocche", spendete un poco di tempo per verificare ciò di cui si cibano e montate ciò che di più somigliante avete nella vostra scatola.
Per iniziare non riempirti di troppe mosche differenti, prepara un assortimento ridotto e "dagli" con pazienza: ora la cosa più importante è presentare bene.

A questo punto non mi rimane che augurarvi "suerte", pazienza, sperando che vi dedichiate a questo modo di vedere la pesca al punto da convertirvi in pescatori a mosca.

 


 

Nota del traduttore

Questo articolo è dedicato a tutti coloro che avendo visto un "moschista" in azione hanno pensato "Come mi piacerebbe pescare cosi, ma quanto dev'essere difficile!"

 


 

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Pagina pubblicata il giorno 11 aprile 2008 (ultima modifica: 15.07.2014), letta 71915 volte
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