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Ritorna il presepe nella grotta a Rezzoaglio per il Natale 2010

di Sandro Sbarbaro
fotografie di Sandro Sbarbaro

Anche quest'anno a Rezzoaglio nella grotta presso la SP 656 della Val Nure si può ammirare la rappresentazione della natività immersa in un'ambientazione tipica della Val d'Aveto: la grotta scavata nell'agosto del 1944 quale rifugio antiaereo da una comandata di valligiani, sotto la direzione di un ufficiale tedesco, per il timore di imminenti bombardamenti su Rezzoaglio.



Il presepe nella grotta-rifugio a Rezzoaglio


Nel Presepe avetano in primo piano si notano alcuni tronchi abbattuti e marcescenti con formazioni di licheni e funzi de seppa, funghi da ceppaia.
Sullo sfondo campeggia il barco, o fienile a tetto mobile, così consueto nel panorama avetano fino a non molti anni fa. Alcuni barchi ancora sopravvivono sul territorio della Val d'Aveto e fan tenerezza come i ricordi di un fanciullo.
Le rèie, o reti per il fieno, ed il rastrello illustrano altresì la fatica dei valligiani che con la fienagione raggiungevano il culmine della stagione estiva. Ancor oggi si suole dire "mettere fieno in cascina" quando si ottiene il raggiungimento di un obbiettivo. E mettere fieno in cascina - o meglio nel barco, visto che le cascine erano assai costose data l'economia a basso reddito della valle - significava alimentare le vacche, vera fonte di benessere per la famiglia contadina.
Il misero reddito di una famiglia avetana un tempo era alimentato anche dalla vendita dei vitelli da latte ma in primis dai derivati del latte: burro, ricotta e soprattutto il rinomato formaggio della Val d'Aveto, il San Stè.

L'ambientazione in una grotta avetana, che fra l'altro presenta sulla parete di fondo l'inizio di conformazioni calcaree che col tempo si trasformeranno in stalattiti, è quanto di più appropriato per la nascita di un bimbo che si dice nato in una stalla.
E chi più degli avetani può conoscere cosa sia una stalla e quante siano le fatiche per mantenere integri i suoi ospiti: il bue e l'asinello.
La natività nella grotta presso il Comune di Rezzoaglio, voluta dalla Pro Loco di Rezzoaglio, è un poco il simbolo di un mondo che va scomparendo dai nostri monti.

La natività può essere osservata attraverso la cancellata che chiude l'accesso alla grotta-rifugio oppure, nei giorni di sabato e domenica - dalle ore 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17 - fino al giorno 8 gennaio 2011, si può chiedere l'apertura del cancello all'ufficio IAT presso la Pro Loco di Rezzoaglio.
Per ulteriori informazioni telefonare allo 0185.870432.



Pagina pubblicata il 5 dicembre 2010, letta 3940 volte
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