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Siti di interesse storico: ca' de gh'Osti, ca' de Menun (Parazzuolo)

di Sandro Sbarbaro

Nell'ottobre del 1999, mentre mi aggiravo per Parazzuolo (comune di Rezzoaglio) alla ricerca di vestigia storiche, scoprii quasi per caso la "Ca' de gh'Osti" (che tempo dopo trovai, poco leggibile a causa di tratti di muratura residua e macerie ancora da sgomberare, fra le foto d'Osvaldo Garbarino nel libro Monaci, milites e coloni, Genova, 2000) ed appresso, a lato, la "Ca' de Menun": quest'ultima presentava un interessante elemento litico, alto mt. 4,10 per la parte fuoriuscente dal terreno, che io chiamai la stele.

Ca' de Menun

Ca' de Menun

Incontrai il professor Tiziano Mannoni nella vecchia sede dell'Istituto Internazionale di Studi Liguri in Via Balbi (Genova) per mostrargli le foto della "Ca' de gh'Osti".
Traguardando le foto, per la verità non eccezionali, il prof. Mannoni si limiṭ a rilevare che la "Ca' de gh'Osti" era costruita con elementi litici di buona fattura.

Ca' de gh'Osti

Ca' de gh'Osti: volte

Ca' de gh'Osti: capitello

Nel novembre 1999 inviai al professore uno schizzo, conforme all'originale, che riportava tutte le misurazioni da me effettuate sulla stele.

La stele
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Successivamente alla mia segnalazione a Parazzuolo si aggirarono molti esperti che si attribuivano la paternità della scoperta, mentre nemmeno gli stessi abitanti di Parazzuolo, prima dell'intervento del sottoscritto, avevano mai dato una qualche importanza al sito, un poco decentrato rispetto alle attuali arterie viarie.

 


 

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Pagina pubblicata il 6 luglio 2005, letta 7227 volte dal 23 gennaio 2006
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