Valdaveto.net > Poesia > Considerazione sulla poesia di Daniela Manzini Kuschnig
Insegnante di lingua inglese, Daniela Manzini Kuschnig è redattrice della rivista Il Club degli autori (Melegnano, Milano) e redattrice - capo dell'omonimo sito internet (www.club.it/autori ), per cui ha scritto articoli per la sezione "Antologia dei poeti del '900".
E' responsabile di www.clubpoeti.it .
Sue poesie, racconti, articoli compaiono in diverse riviste, Il Club degli autori, Poesia (Crocetti Ed.) , Laboratorio di Parole, Private, ed altre.
Pubblicazioni:
Colours of women (poesie) Spiragli 30, Ed. Nuovi Autori 1995
Incontri (racconti) Ed. Montedit, ottobre 1997
Co- autrice di "50 racconti brevi brevi", Ed. Ellin Selae, aprile 1998
Co-autrice di "Edizioni Internet", Artecom 1999, Roma
Con ali raccolte (poesie) Ed. Montedit, aprile 2000
Co - autrice di "Cesare perduto nella pioggia" Ed. Di Salvo, 2000
Il monte (romanzo) Ed. Di Salvo, luglio 2000
Ho letto da qualche parte che chi si cimenta con la poesia è un apprendista stregone.
E, a pensarci, non la considero una definizione inopportuna, perché far poesia, o tentare di far poesia, è un'impresa che prevede la preparazione di una miscela i cui ingredienti sono fra i più vari e spesso difficili da trovare: occorre la padronanza del linguaggio, nazionale o dialettale che sia, occorre trovare il ritmo adatto al tema, individuare la parola chiave, vivere l'emozione, ma, ancora, occorre qualcosa in più, qualcosa di indefinibile e indefinito, un certo quid che non è gesto, non è parola, ma gesto e parola racchiude, che di una parola fa la parola, quella che preesisteva, l'unica da usare in quel contesto in quel momento, memorabile.
La poesia è creatura del sogno e della realtà, del passato, dell'oggi e del domani, canto che fluido scorre e fiume che s'ingrossa, sempre e comunque pare una magia.
E dunque mi piace pensare che chi fa poesia è davvero, almeno un po', un apprendista stregone.
dmk
Pagina pubblicata il 30 marzo 2006, letta 5242 volte