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di Giorgio Venturini
scheda a cura di Giorgio Venturini
fotografie di Giorgio Venturini
Rosacea. Il nome deriva dal termine latino rubus, rosso, e da idaeus con il significato "proveniente dal Monte Ida" (presso Troia) dove, secondo Plinio, la pianta era abbondante: qui Paride pronunciò il famoso giudizio sulle tre Dee (...aggiudicando però mele e non lamponi) guadagnandosi l'amore della più bella donna del mondo, oltre che la guerra di Troia.
Ricercatissimo per il sapore, consumato fresco o in sciroppi o marmellate.
Utilizzato anche per aromatizzare medicinali altrimenti disgustosi che, comunque, rimangono disgustosi peggiorando il sapore del lampone. L'unica eccezione è quella di alcuni sciroppi per la tosse, dolci e profumati al lampone, che attirano molto i bambini i quali, lasciati senza controllo, inghiottono interi flaconi. La punizione per i "piccoli mostri" è data dalla codeina presente nello sciroppo.
Veniva utilizzato l'infuso delle foglie per alleviare i dolori del parto.
Fiori bianchi, fusti eretti, con piccoli aculei... piccoli ma sufficienti!
fotografie scattate in località: Velino, Rezzoaglio
periodo: maggio (Velino), agosto (Rezzoaglio)
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Pagina pubblicata il 29 gennaio 2007, letta 7515 volte
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