Valdaveto.net > Itinerari, sentieri, escursioni e ciaspolate > La traversata del Penna e dell'Aiona dal passo del Chiodo
di Giorgio Venturini
fotografie di Alessandra Costa, Marco Corvisiero e Sandro Sbarbaro
Penna e Aiona sono le due mete più frequentate dagli escursionisti che percorrono la Val d'Aveto.
Qui propongo un concatenamento delle due cime, in un anello di grande godibilità, alla portata di escursionisti mediamente allenati.
Dal momento che l'itinerario in diversi punti è facilmente collegabile con strade percorribili in auto, ciascuno potrà
progettare proprie alternative.
Un anello completo può partire dal Passo del Chiodo, a nord della cima del Penna, raggiungibile con la strada che inizia in prossimità del Passo del Tomarlo per raggiungere la Casermetta Forestale del Penna
e poi scendere verso Amborzasco.
Lasciata l'auto al Passo del Chiodo imbocchiamo la carrareccia, chiusa da una sbarra, che si addentra verso sud nella bella faggeta.
Con percorso dolce e piacevole, sempre all'ombra dei faggi, raggiungiamo uno degli ambienti più suggestivi della
valle: la Nave.
La Nave è una grande conca erbosa a forma di scafo di nave sovrastata da belle pareti rocciose, con splendide fioriture.
Costeggiata tutta la conca, il sentiero (segnato) inizia a salire ripido nella faggeta curvando verso ovest.
Superato un bivio segnato che porta verso la Casermetta Forestale raggiungiamo, tra segni di una recente frana di massi, la sommità di un gradino.
Ora l'itinerario, meno ripido, porta alla forcella che divide il Penna dal Pennino, con splendida veduta verso la Casermetta e tutta la Val d'Aveto.
Inizia ora un tratto divertente che percorre un diedro roccioso, attrezzato con corde metalliche (...più utili per graffiarsi le mani che per altri scopi) ma sempre elementare e ben segnalato, fino alla vetta del Penna.
Il panorama dalla vetta è splendido, spaziando dal mare alle Alpi innevate.
Percorriamo ora il sentiero, sempre ben segnalato, che scende ripido in direzione ovest nella faggeta fino al passo dell'Incisa (questo è l'itinerario più battuto per salire al Penna, molto meno piacevole di quello che proviene dalla Nave).
Dal Passo dell'Incisa (assurdamente raggiunto da una carrareccia percorribile in auto, che proviene dalla Casermetta
Forestale del Penna) volendo possiamo rientrare alla casermetta della forestale e quindi al passo del Chiodo; per
proseguire verso l'Aiona imbocchiamo invece verso ovest il sentiero segnato che sale obliquo nel bosco misto di faggi e abeti verso l'Aiona.
Con percorso mai ripido, dopo aver superato il letto di due ruscelli, giungiamo ad una zona erbosa
perennemente umida (meugia in dialetto), con spendide fioriture, che infine porta (in lieve discesa) ad un bivio per il rifugio di Prato Mollo e poi, traversata una faggeta pianeggiante, al passo della Spingarda.
Qui si incrocia una carrareccia che verso sinistra porta al Rifugio di Prato Mollo, verso destra riporta (dopo aver aggirato i pendii settentrionali del Monte Cantamoroverso) alla Casermetta Forestale del Penna.
Proseguendo invece verso ovest, il sentiero (segnalato da una miriade inverosimile di marchi colorati) sale ripido a un gradino che dà accesso a un prato umido.
Curvando verso sud-ovest attraversiamo il prato per affrontare poi gli ultimi pendii aperti che portano alla vetta dell'Aiona, evidenziata da una piramide di sassi, in prossimità di una rosa
dei venti dipinta sulle rocce.
Dalla vetta il panorama è bellissimo (nota: il percorso dal passo del Chiodo alla vetta dell'Aiona è segnato in rosso sulla cartina).
A questo punto si propongono diverse alternative.
Proseguendo verso ovest possiamo raggiungere il Passo Pre de Lame (in viola sulla cartina) e da qui, con più itinerari (cfr. La salita al Monte Aiona dal Lago delle Lame), il Lago delle Lame (buona
idea se abbiamo un'auto che ci aspetta al lago , ma ricordiamo che la discesa dal passo al lago è abbastanza lunga)
oppure, tornando sui nostri passi, possiamo rientrare al Passo della Spingarda.
Attenzione!
Con tempo incerto la cima dell'Aiona è esposta a rapidi cambiamenti di visibilità con nebbie improvvise; inoltre, a causa di anomalie magnetiche vistosissime, non è possibile fare affidamento sulla bussola.
Per rendersi conto dell'entità delle anomalie, vale la pena confrontare la bussola con la rosa dei venti dipinta sulla vetta.
Si ricordi che il terreno ondulato e privo di riferimenti non agevola l'orientamento.
Se avremo deciso di tornare al passo della Spingarda, potremo raggiungere l'auto utilizzando uno tra tre diversi itinerari:
- possiamo ripercorrere il tracciato che abbiamo seguito all'andata fino al passo della Incisa (questa la alternativa più breve),
- possiamo raggiungere il bivio per Prato Mollo e da lì collegarci con il passo dell'Incisa con un'ampia curva (percorso in verde sulla cartina),
- dal Passo della Spingarda possiamo dirigerci verso nord attraverso un tracciato che si ricollega alla carrareccia che taglia i pendii settentrionali del Monte Cantamoro (tracciato in blu sulla cartina), per ricollegarsi alla strada per la Casermetta del Penna: dalla Casermetta circa 1.5 km di strada asfaltata ci riporta al passo del Chiodo, dove abbiamo lasciato l'auto.
Utilizzando la via di rientro più breve, l'intero itinerario può essere percorso da un escursionista mediamente allenato nell'arco di una mattinata: consiglio di iniziare la gita nella prima mattinata per godere delle ore più fresche.
Le altre vie di rientro richiedono circa un'ora o due in più.
A mio giudizio la scelta più piacevole è quella di rientrare per il percorso di salita fino al passo dell'Incisa.
L'itinerario è di facile orientamento (tranne in caso di nebbia) e di grande soddisfazione per la
varietà del percorso, i panorami e le fioriture.
Come tutte le escursioni sulle cime maggiori della Val d'Aveto, in inverno il percorso deve essere affrontato soltanto con tempo sicuro da alpinisti esperti e attrezzati (vedi l'articolo Tragedia sul Monte Aiona).
Il tratto finale della salita al Penna dalla Nave, in caso di neve o ghiaccio, può assumere caratteri alpinistici.
Nessun evento da segnalare per i prossimi 120 giorni
Links
Pagina pubblicata il 31 maggio 2006
(ultima modifica: 08.07.2014), letta 27416 volte