Valdaveto.net > Il territorio della Val d'Aveto e delle valli limitrofe > Raccolta di articoli relativi a località della Val d'Aveto > Ventarola
di Sandro Sbarbaro
fotografie di Sandro Sbarbaro, Danilo Zagliani e Valentina Biggio
cartina tratta da Nel Parco, notiziario ufficiale del Parco Naturale Regionale dell'Aveto
Da Isoletta ci si dirige verso la Ventarola. Nessun sito è più nominato di questo quando si parla della Val d'Aveto e delle strade che la attraversano.
In realtà la Ventarola è un po' un simbolo in quanto, un tempo, costituiva per la valle la porta principale di ingresso e di uscita dal lato sud: da qui transitavano le merci che da Piacenza dovevano essere trasportate verso la Riviera, da Recco a Sestri Levante, ed oltre [1].
Ventarola (già citata come sito topografico, sotto il nome di "Fontana Ventola", nel "Praeceptum Liutprandi regis Basilicae S. Petri Ticinensis", Pavia, 24 novembre 714) è un agglomerato di impianto medievale.
Ne fanno fede le case disposte quasi a quadrilatero sulla via principale e ciò che rimane di uno splendido arco a bifora osservabile tra le case all'ingresso del paese dalla parte del fiume.
La leggenda, tramandata oralmente dai vecchi, vuole che Ventarola fosse un tempo un piccolo paese murato: giunta la sera venivano chiuse le porte a sud e a nord per evitare l'assalto dei banditi.
Ciò che rimane dell'antico impianto in pietra a secco (pietre e portali datati 1631, 1776 e 1785) è veramente notevole e meriterebbe un'opera di salvaguardia più attenta.
La Cappelletta di San Rocco e la Casa Brugiata
Oltre Ventarola, sulla strada che porta al passo omonimo, si troverebbero i resti della Cappelletta di San Rocco, luogo più volte citato negli atti relativi alle questioni di confine fra la Serenissima Repubblica di Genova, il Capitaneato di Rapallo ed il Marchesato di Santo Stefano d'Aveto.
Nel 1725 il Colonnello Matteo Vinzoni fu chiamato a dirimere questa annosa controversia (che durava dalla metà del XVI secolo); lui ne trasse la meravigliosa Carta del Capitaneato di Rapallo.
In Archivio di Stato a Genova mi è capitato di scoprire una cartina di anonimo, forse del 1600, sulla quale sono chiaramente indicate la Cappelletta di San Rocco e la Casa Brugiata; quest'ultima, impiegata ad oggi come casone per il ricovero attrezzi, si trova sulla strada che giungeva da Acero - Borzonasca e potrebbe esser stata utilizzata nel XVI secolo come dogana, al pari di quella che si trova presso il confine con le ex podesterie di Roccatagliata e Neirone nel territorio oltre gli Sbarbari [2].
Occorre ricordare che i passi di accesso alla Val d'Aveto sul fronte sud erano, come cita un documento del 1713 (che riporta le strade lungo le quali vennero piantati i rastrelli onde evitare il contagio della peste), il citato Passo della Ventarola, il Passo di Rondanara (appena sopra Lorsica) ed il Passo dei Possarelli (poco discosto da Arena in Fontanabuona e nel territorio degli Sbarbori in Aveto).
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Note
[1] Vista l'intransitabilità invernale dei passi verso il genovesato lungo la direttrice Barbagelata - Lavagnola - Scoffera, suppongo che questa direttrice (più esposta al clima mite del mare) venisse presa in considerazione anche durante i mesi invernali
[2] Quanto affermato è stato documentato, sebbene parzialmente, durante la Mostra Cartografica su Matteo Vinzoni tenutasi a Rezzoaglio nel periodo 9-25 agosto 1999, da me realizzata in collaborazione con Paolo Giovagnoli
Links
- Inaugurazione del Rifugio Ventarola, Ventarola, 26 dicembre 2008 (formato .pdf, 2.4 MB)
- Notizie storiche su Ventarola
- Nel Parco primavera 2009 - Inserto speciale dedicato al nuovo rifugio del parco a Ventarola
- Itinerari ad anello tra Ventarola e il Monte Ramaceto
- Rezzoaglio e le sue Ville: toponimi cognomi e microstorie > Ventarola
Pagina pubblicata il 9 settembre 2006
(ultima modifica: 12.09.2015), letta 14108 volte
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