La vera storia di Hemingway a pesca in Val d'Aveto

di Franco Draghi
articolo già pubblicato (in data imprecisata) su La Trebbia  link esterno e segnalato da Andrea Agogliati
fotografia fornita dal sito JFKlibrary.org  link esterno
English version of the following article: The truth about Hemingway fishing in Val d'Aveto

Di seguito pubblichiamo la trascrizione di un articolo, segnalato da Andrea Agogliati di Salsominore (Piacenza), contenente una importante testimonianza relativa al passaggio del Premio Nobel Ernest Hemingway in Val d'Aveto negli anni '50.
L'articolo venne scritto da Franco Draghi e pubblicato su La Trebbia  link esterno probabilmente in un dicembre di circa 30 anni fa (verso la fine degli anni '70). Un ringraziamento anticipato a chi fosse in grado di fornire l'esatta data di pubblicazione.

Ai lettori interessati all'argomento segnaliamo tre ulteriori articoli presenti su Valdaveto.net .

  • Hemingway tra storia e leggenda : Gianfranco Cereda, dopo aver esposto le sue dettagliate ricerche, afferma che Hemingway in realtà non si recò mai a pescare nel Trebbia o nell'Aveto. Il mistero continua...
  • Ottone e Rapallo: un gemellaggio spirituale : Giovanni Calamari ribadisce la veridicità del passaggio di Hemingway in Val d'Aveto nel 1945, occasione nella quale il futuro Premio Nobel avrebbe definito la Val d'Aveto "... la valle più bella del mondo".
  • Quando Hemingway attraversò la 'Valle degli dei' : Sandro Sbarbaro fa chiarezza sulle testimonianze riportate da Giovanni Calamari e riguardanti il passaggio di Ernest Hemingway in Val d'Aveto durante la seconda guerra mondiale nell'anno 1945.

 

Ernest Hemingway nel 1953 www.jfklibrary.org

 



Il dott. Callegari di Varzi racconta...

La vera storia di Hemingway a pesca in Val d'Aveto

di Franco Draghi

Vive a Varzi con la moglie Lina Buscaglia l'uomo che negli anni '50 aveva accompagnato lo scrittore americano Ernest Hemingway a pescare le trote nel torrente Aveto.
L'autore de "Il vecchio e il mare" aveva parlato, nei suoi racconti, dell'Aveto, paragonandolo per la sua selvaggia bellezza a certi fiumi statunitensi incastrati nelle Montagne Rocciose.
Molti lettori pensavano però che il riferimento all'Aveto fosse frutto di fantasia oppure di racconti sentiti da altre persone.
Abbiamo raccolto ora una valida testimonianza da parte del dott. Luigi Peppino Callegari, classe 1912.

" Agli inizi degli anni '50 - racconta Callegari - avevo aperto uno studio dentistico anche a Bobbio ed in questa accogliente cittadina fui contattato dal mio amico avv. Bellocchio, con studio a Piacenza e a Bobbio, per sentire se fossi stato disposto ad accompagnare Hemingway, suo ospite, a pescare trote nell'Aveto.
Lo scrittore arrivò a Bobbio al volante di una jeep americana, residuato di guerra.
Imboccata a Marsaglia la valle dell'Aveto
- prosegue il dott. Callegari - abbiamo fatto tappa a Salsominore, nella cui osteria Ernest Hemingway, quantunque ancora digiuno, tracannò due bottiglie di vino bianco dei Colli Piacentini.
La pesca fu abbondante e a mezzogiorno divorammo una forma di formaggio "nisso".
Tra un racconto e l'altro sulla guerra di Spagna, su quelle Mondiali e sulla lotta partigiana in Val Trebbia, abbiamo bevuto altre cinque bottiglie di bianco.
Il ritorno verso Bobbio
- precisa Callegari - fu avventuroso. La jeep di Hemingway, sotto la sua temeraria guida, sbandava da una cunetta all'altra.
Giunti in Piazza San Francesco ci siamo abbracciati calorosamente ed Hemingway ebbe ancora il tempo di tessermi un affettuoso elogio per le mie capacità di pescatore e per il frizzante vino della vecchia osteria di Salsominore.
Da quel momento non ci siamo più visti ne sentiti, ma il suo ricordo rimane vivo e simpatico nel mio cuore ".



 

 


 

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Pagina pubblicata il 22 novembre 2006, letta 15606 volte
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