Valdaveto.net > Usi, costumi, tradizioni, racconti e leggende > Rubrica 'Viaggio nel nostro dialetto' di Piero Campomenosi > Viaggio nel nostro dialetto: pieūna e pieūrettu
di Piero Campomenosi
articolo gią pubblicato su L'eco del Maggiorasca
Il vocabolo piźuna col significato di pialla (genovese: ciūnn-a) deriva direttamente dal latino
volgare planula (diminutivo di plana, sostantivo di planus, a ,um piano, piatto) da cui anche il verbo medioevale planare (piallare in lingua italiana, piźunā nel nostro dialetto).
La pialla (plana) č quindi un arnese del falegname gią presente presso gli antichi e non č raro incontrare raffigurazioni di San Giuseppe accanto a Gesł bambino con questo tipico attrezzo artigianale in mano.
Nel nostro paese oramai i falegnami non usano pił tale arnese perché sostituito dalle moderne piallatrici.
La vecchia pialla giace quasi sempre in un angolo, ricoperta da una densa coltre di segatura, appena
riconoscibile, accanto al "piźunin", una pialletta pił piccola e leggera che serviva per le rifiniture.
Ma il termine pił interessante dal punto di vista etimologico č senz'altro un altro derivato da plana: il piźurettu (da planuletum, piccola pialla, con successiva rotacizzazione di l in r).
Tuttavia il piźurettu nel nostro dialetto non č affatto una piccola pialla, come il ciūnnetto in genovese,
ma una scure.
Accanto al piźurettu troviamo anche il piźurettin (piccola scure).
L'etimologia di piźurettu ci dice che evidentemente la funzione della scure anticamente non era tanto quella di servire da attrezzo da
taglio, quanto piuttosto quella di spianare e "boscare" (dial. "buscā", desquamare e assottigliare il legname), un uso che non si č perso neppure ai nostri giorni.
Quando si tratta, ad esempio, di preparare i
perteghin (pertiche di legno da orto utilizzate per favorire la crescita di rampicanti come i fagioli) ci si serve del
piźurettin facendo bene attenzione di non buscāse qualche dito!
Il verbo buscā ed i nomi būsca e būscagge saranno oggetto di un prossimo articolo.
Proverbio dialettale
Quande a rocca a ēerca u fūsu, u n'č guaeri in bellu ūsu (quando la rocca cerca il fuso non č mica tanto un bell'uso).
E questo valga per tutte le ragazze che preferiscono corteggiare i ragazzi anziché essere corteggiate!
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Pagina pubblicata il 3 novembre 2005, letta 5764 volte dal 23 gennaio 2006
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