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Il giorno 1 maggio 1999 venne inaugurata la mostra Omaggio a Pier Maria Canevari allestita da Giovanni Ferrero ed ospitata dal Comune di Davagna presso il Santuario di Nostra Signora delle Vittorie alla Scoffera.
Il Comune di Davagna, contemporaneamente, ospitò nel salone parrocchiale la mostra itinerante Matteo Vinzoni, Cartografo della Serenissima Repubblica allestita da Giovanni Ferrero.
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Pagina pubblicata il 29 dicembre 2004, letta 6920 volte dal 23 gennaio 2006
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La chiesa di San Michele a Rezzoaglio
Rezzoaglio successivamente si è sviluppato più in alto attorno alla parrocchiale. La chiesa subì diverse modifiche: costruita la navata centrale nel 1523 all'epoca dell'elevazione a parrocchia (come cita G. Fontana nel suo "Rezzoaglio e Val d'Aveto..."), nel 1575 fu consolidata perché minacciava rovina; nel 1720 venne allungata di una arcata.
Nel 1769 si iniziò la costruzione della maestosa torre campanaria, gioiello che si eleva con la compattezza e l'armonia della pietra su contro l'azzurro del cielo. La torre fu compiuta nel 1825 e tante fatiche si può ben dire che siano state ricompensate dal risultato.
Nel 1929 la chiesa veniva trasformata ancora e consegnata ai posteri con l'aspetto baroccheggiante che ancor oggi si ammira.
E' da notare che già nel 1303 si parla di un "S. Michaelis de Insula Vallis Avanti". Molti vogliono vedere in questa chiesa (citata anche in documenti dl 1525, del 1530, del 1533) la progenitrice della attuale chiesa di San Michele di Rezzoaglio, ma la sua esatta collocata ancora non si conosce; alcuni ipotizzano che la chiesetta fosse edificata nei pressi dell'abitato di Isola-rotonda di Rezzoaglio, da cui il toponimo di "Insula".
Il Castelluzzo di Rezzoaglio
Proseguendo in sponda sinistra dell'Aveto si giungeva sul Poggio detto del Castello o Castelluzzo di Rezzoaglio ove era l'altro Castello dei nobili Cella; la conformazione del sito è simile a quello del Castelluzzo di Mileto con l'Aveto che gira intorno al poggio formando un ampia ansa e le scoscese pareti in roccia che impediscono attacchi improvvisi.
Il sito, ora invaso dalla vegetazione e dagli alberi, è stato eletto a stazione di partenza per le razzie in Aveto degli aironi.
Si suppone che il Poggio del Castelluzzo (essendo pressappoco in linea con la Rocca di Pietra Martina, a sua volta in linea con il Castelluzzo di Mileto, in linea con i "Castelletti della Moglia") fosse servito da sistemi di segnalazione a vista per controllare il fondovalle dell Aveto.
Nessun evento da segnalare per i prossimi 120 giorni
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Pagina pubblicata il 3 agosto 2007, letta 8691 volte
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