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di Ente Parco Aveto
articolo già apparso su Nel Parco - Notiziario ufficiale del Parco dell'Aveto: si ringrazia la Sagep editori per aver concesso la pubblicazione
fotografia di Stefano Franzoso
Il porcino è senza dubbio il re dei funghi: è ottimo e molto ricercato per la sua carne saporita e profumata.
Le varietà più apprezzate tra i porcini sono due:
- il Boletus edulis,
- il Boletus aereus.
Il porcino fa la sua comparsa dopo abbondanti piogge, da fine estate fino ad autunno inoltrato.
È presente nei boschi dell'Appennino Ligure: il Boletus edulis preferibilmente nei castagneti e nelle faggete, il Boletus aereus nelle peccete e nelle pinete.
Il cappello è prima emisferico, poi allargato e convesso; la sua superficie è glabra.
Il colore del cappello può essere bruno-marrone, beige, fulvo-rossastro nel caso del Boletus edulis; bruno-nerastro o quasi nero nel caso del Boletus aereus.
I tubuli sono liberi e facilmente asportabili; con l'età diventano giallastri.
Il gambo è pieno, robusto e allungato, ingrossato alla base, mentre la carne è bianca e compatta.
In cucina se ne fa ampio utilizzo: gli esemplari freschi si preparano al forno, o impanati e fritti, "al funghetto" o in sughi.
Si possono tagliare a fette sottili ed essiccare, usandoli poi per insaporire le pietanze.
Sono ottimi anche conservati sott'olio oppure sott'aceto.
A chi volesse saperne di più si consiglia la lettura del testo "Funghi belli e buoni - Come riconoscerli, come cucinarli, come conservarli", S. Maccioni - E. Guazzi, Sagep editori .
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Pagina pubblicata il 3 aprile 2008
(ultima modifica: 10.04.2019), letta 19951 volte
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