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di Antonio Mario Pagliughi
articolo già pubblicato su La Trebbia del 10 luglio 2008
Don Antonio Pagliughi, nato a Vicosoprano il 9 luglio 1893 e deceduto ad Alpepiana il 28 gennaio 1969, è sepolto nel cimitero di Vicosoprano.
Fu nominato parroco d'Alpicella (Santo Stefano d'Aveto) e di Villa Brignole (Rezzoaglio).
All'inizio della seconda guerra mondiale lasciò Villa Brignole a don Luca Cella e divenne cappellano militare.
Durante la guerra invitò spesso a tenere concerti per il suo reggimento la soprano Lina Pagliughi, nata a New York il 27 maggio 1907 da madre di Albareto (PR) e da padre di Vicomezzano (GE).
Al termine della guerra, congedato con il grado di capitano, fu nominato arciprete di Alpepiana, dalla quale arcipretura dipendevano le parrocchie di Ascona, di Orezzoli e di Vicosoprano.
In questo periodo Lina Pagliughi, residente a Milano in via Vetruvio col marito tenore Montanari originario di Gatteo a Mare, fece alcune volte visita all'amico don Antonio Pagliughi al paese di nascita del padre.
A Pavia, nella basilica di san Pietro in Ciel d'Oro (sec. VII) ove sono sepolti i resti di sant'Agostino visitati di recente da papa Benedetto XVI, risiedevano i frati benedettini che insieme a quelli di san Colombano, con l'invito dei re Longobardi partirono a gruppi seguendo la via più breve dei monti verso il Tigullio; percorso: Pavia, Varzi, Brallo, Ottone ed Alpepiana che fondarono con tanti altri borghi.
Don Antonio, durante il suo servizio nelle parrocchie trovò nell'archivio un decreto di Liutprando che dichiarava "Abate" il reggente e lo autorizzava a riscuotere le "decime".
In seguito l'imperatore Ottone I concesse ad alcune famiglie d'Alpepiana l'esenzione dal pagamento,
e per questo furono chiamate "i Tedeschi".
Negli anni '60 del secolo scorso, don Antonio Pagliughi, in accordo col nunzio mons. Giovanni Mariani, donò alla parrocchia di Vicosoprano il terreno per la costruzione del "Salone" ad uso Oratorio e sala cinematografica.
Il tutto fu realizzato con l'impegno e l'assistenza del parroco don Emilio Coari in collaborazione col Nunzio Mariani e la partecipazione, in gran parte gratuita, della popolazione.
Il 19 dicembre 2001 un incendio lo distrusse, ma con animo concorde di tutta la comunità e delle ACLI, in due anni fu ricostruito più sicuro e ampio, con sala bar, sala giochi e tv, cucina e salone per riunioni e spettacoli musicali e recite.
La nuova costruzione fu terminata nel 2003 e inaugurata il 30 luglio dello stesso anno dal vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio monsignor Lanfranchi attuale vescovo di Cesena.
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Pagina pubblicata il 15 agosto 2008, letta 6575 volte
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