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La cappelletta votiva del Monte Dego: brevi note storiche

di Antonio Mario Pagliughi

Negli anni '40 del 1800, quando era vescovo di Bobbio mons. Antonio Gianelli, sul terreno appartenente a famiglie di Vicosoprano si costruì la prima cappelletta sul Monte Dego della quale sono ancora visibili i ruderi.
Alla fine della prima guerra mondiale, nel 1922, i reduci di Frassi costruirono, a poca distanza, l'attuale cappelletta in onore della Madonna di Lourdes.
Ogni anno alla terza domenica d'agosto e all'otto settembre si rinnova la festa cui partecipano devoti della Val Trebbia e della Val d'Aveto.
La funzione religiosa fu presieduta, finché fu possibile, da don Muzio, il padre spirituale del Seminario di Bobbio.
Sotto la cappelletta

Cappelletta del Monte Dego

, in fondo al prato, passa la strada che da Alpepiana - Vicosoprano arriva ad Ottone: è l'antica via medievale dei frati benedettini di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia. A fianco della strada esiste un prato chiamato "del convento".
Nel periodo in cui fu parroco di Alpepiana, don Varinotti si recò con picco e pala a scavare e trovò sotto lo strato erboso pietre in muratura.
Tanti emigranti per le Americhe, della fine '800 e inizio '900, usarono la strada Vicosoprano - Ottone - Genova e alcuni poco fortunati fecero poi la stessa strada per il ritorno.
Altra via dei monti per Genova era la Monte Cifalco - Boasi.
Gli emigranti stagionali di Vicosoprano che si recavano a Milano a fare il "sustrè" o a Codogno e Fombio a fare i "segantini" percorrevano la stessa strada del Monte Dego. Bisogna ricordare che la s.s. 586 Marsaglia - Carasco, nel tratto Diga di Boschi - Rezzoaglio, fu terminata nel 1939 dall'impresa Iacazio. In particolare la stessa carrozzabile giunse a Ruffinati nel 1927, a Boschi nel 1930, a Rezzoaglio nel 1939. Dal versante Ligure giunse a Rezzoaglio nel 1922 e a Santo Stefano d'Aveto nel 1936.

 


 

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Pagina pubblicata il 17 agosto 2008, letta 7707 volte
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