Valdaveto.net > Poesia > Trasparenze in un fiume lontano
di Rita Biggio Casassa
tratte dalla raccolta Trasparenze in un fiume lontano
Trebbia
Tortuoso, fra pareti di brughiere,
gorgogliante il Trebbia,
scorre lungo la valle.
La sua musica senza posa è appena percettibile.
La sua voce melanconica
desta la riflessione.
Io non lo so... ma certo è sovrumano
questo senso di pace e di mistero
che sento a me d'intorno circonfuso,
nel sublime innalzarsi del pensiero
verso cose più grandi e trascendenti.
Sogni
Scorre il fiume possente mormorando
alle sponde, protese nell'ascolto:
forse ripensa al fonte zampillante
tra le scoscese rupi
in mezzo al bosco.
Sogna il mare disteso,
senza fine;
sogna l'oblio profondo nella quiete
glauca ed intatta del potente gorgo.
Sogna la ruota inerte del mulino
che attingeva acqua dalla gora
per macinare i chicchi ed i bacelli.
Vecchio mulino di Trebbie Burche
La ruota arruginita
ora è ferma, immobile.
Offre asilo al tordo,
al merlo, al passerotto
che, sparuti, sostano
temendo il cacciatore.
Frettolose, sospettose,
lucertole agili,
si rincorrono tra le palette
della ruota di ferro
e s'infilano nel disco
che collega al mozzo.
La gora ormai è asciutta.
Non può girar la ruota.
Nella tramoggia, intanto
mancano i cereali.
Solo le ragnatele pendono
dal soffitto di legno.
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Pagina pubblicata il 2 marzo 2006, letta 5514 volte