Valdaveto.net > Il territorio della Val d'Aveto e delle valli limitrofe > Raccolta di articoli inerenti la toponomastica locale > La probabile origine dei toponimi Maggiorasca e Magnasco
di Sandro Sbarbaro
fotografia di Sandro Sbarbaro
L'origine di un toponimo spesso è un mistero.
Glottologi, storici, appassionati di storia o toponomastica a volte si scervellano per risolvere l'arcano.
Non sempre il risultato presenta un "carattere scientifico". La materia è così sfuggente che le ipotesi anche quando sono date come "certezze" sono ben lungi dall'esserlo.
Nessuno è depositario dell'unica verità. Le verità sono molte e nessuna. Quindi siate indulgenti con chi sommessamente cerca di far girare "quattro rotelle arrugginite" proponendo ipotesi a volte strambe.
Analizziamo ora il toponimo Maggiorasca.
Anni fa lessi un interessante libro di un autore di cui mi sfugge il nome, e mi scuso di non poter citare come mi è consueto la fonte. L'autore in oggetto asseriva che la desinenza "asco" derivava da "pasco", ossia pascolo.
Sappiamo altresì che un tempo, almeno fino alla fine del Cinquecento, il monte Maggiorasca si chiamava Mojolasca.
Sul territorio della Val d'Aveto quelle che attualmente vengono classificate dall'Università degli Studi di Genova (Di.S.M.eC., Dip. Te. Ris. e L.A.S.A.) come "zone umide" un tempo erano dette dai contadini "Mogge" e "Moggiastre", ovvero "Moglie" e "Mogliastre".
Questi toponimi sono molto diffusi sul nostro territorio e probabilmente derivano dal latino-medievale "Molea".
In genere sono terreni molli ed acquitrinosi, che si trovano a diverse quote sul nostro territorio appenninico. Questi luoghi in parte erano bonificati dai contadini. In specie erano "lavorati" dai pastori, creando un qualche canale di drenaggio, ciò per ricavarne un pascolo ove poter far pascolare gli armenti.
Ora è probabile che l'antico Mojolasca fosse il toponimo dato al monte sul quale si era creata una "zona umida", ovvero una "Moglia", successivamente drenata per ricavarne un pascolo.
E sulla cima del Monte, verso il territorio piacentino, par di notare un avvallamento che avrebbe le caratteristiche di un'ex "Moglia".
Occorre ricordare che presso il Monte Maggiorasca c'è il Monte Bue, quindi sulle cime di questi due monti venivano un tempo portati a pascolare gli armenti ed ancor oggi si notano mandrie al pascolo.
Maggiorasca è forse una deformazione del toponimo originale Mojolasca, ovvero Monte "pascolo presso
la Moglia".
Analizzando il toponimo Magnasco, borgo del comune di Rezzoaglio, si potrebbe ipotizzare che esso derivi dal latino "magno", ossia "grande", associato a "pasco".
Quindi "Magnasco" vorrebbe voler dire "Grande pascolo".
Ovviamente entrambe le ipotesi sono da verificare.
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Pagina pubblicata il 6 novembre 2009, letta 4226 volte
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