Valdaveto.net > Usi, costumi, tradizioni, racconti e leggende > Presepi in Val d'Aveto
Un tempo il presepe veniva approntato dai parrocchiani in tutte le chiese della Val d'Aveto.
Era un punto d'onore creare il presepe più bello, usando la fantasia per sopperire, là ove mancavano i mezzi, alla scenografia d'insieme.
Ogni parrocchia aveva in dotazione gli elementi base, ovvero le statuine che rappresentavano la natività e qualche pastore o angelo. Man mano
le statuine venivano arricchite da donazioni di benefattori, ma i pezzi che giungevano in successione non erano certo della misura delle
primigenie statuine, così ci si arrangiava creando prospettive fittizie in modo da inserirle al meglio nella rappresentazione.
Il presepe rappresentava per le parrocchie dell'Aveto un elemento catalizzatore che induceva anche i paesani più restii a collaborare per la
riuscita della scenografica e misteriosa Notte Santa.
E quando alla mezzanotte del 25 dicembre il prete deponeva il bambinello nella mangiatoia, pareva a tutti di averlo messo nelle condizioni migliori perché potesse nascere in un atmosfera magica.
Furtive lacrime scendevano alla madre che aveva perso un figlio in qualche guerra lontana.
Un nuovo bimbo era nato a significare che la vita succede alla morte e gli umili debbono ingoiare lacrime festeggiando chi è più fortunato.
Alcune parrocchie avevano statuine di pregio, grazie a massari intraprendenti che fra il Settecento e l'Ottocento, per elevare la loro parrocchia
fra quelle più in vista del contado, non si erano peritati di badare a spese e avevano comperato pezzi davvero unici forse a Genova o altrove.
Fra questi spiccavano quelli di Priosa, che avevano dotato la parrocchia di statuine pare della scuola del Maragliano, anche se purtroppo spesso
si cita questo importante artista a sproposito.
Negli ultimi anni alcune donne di Priosa, coinvolgendo i rudi parrocchiani hanno, grazie a un senso estetico non comune, creato diverse rappresentazioni del presepe, alcune delle quali hanno vinto premi in vari concorsi. Ora il presepe di Priosa è esposto in pianta stabile presso l'ingresso della chiesa. Alloggiato in una riproduzione lignea di vecchia cascina avetana, procura a chi ama questo genere di arte molteplici
sensazioni; è visitabile quest'anno a partire dall'otto di dicembre nei giorni festivi o su prenotazione, contattando la signora Maria.
Le altre parrocchie del comune di Rezzoaglio, pur allestendo in genere il presepe, non ne permettono la visita che durante gli offici sacri,
ciò per mancanza di personale.
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Pagina pubblicata il 10 dicembre 2009, letta 4620 volte
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